San Maurizio Canavese, Via Ceresole 17

Via Ceresole 
17, 
San Maurizio Canavese, 
Torino
La villetta di Via Ceresole, confiscata per usura nel 1996, diventerà la sede di diverse associazioni

Storia del Bene

Il reato che portò alla condanna di V.S. fu l’usura. Dal 1986 al 1991 prestò denaro in prima persona a tassi d’interesse che oscillavano dal 25% al 3650% annui e dal 1989 al 1994 si dedicò a tale attività tramite mediazione finanziaria (fatto che costituì un’aggravante) con tassi che andavano dal 45% al 600% annui. Furono aperti tre differenti procedimenti relativi al reato in questione, tutti conclusisi con la condanna del proposto.

Data la continuità del reato, nel 1995 il Tribunale di Torino dispose il cumulo della pena che venne determinata in anni 2 e mesi 4 di reclusione e al pagamento lire 1.600.000. Nel 2001 il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Torino, dichiarò la pena estinta a seguito della morte del proposto.

Nel 1994 il Tribunale di Torino accoglieva la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, disponendo il sequestro preventivo dei beni nella diretta e indiretta disponibilità del proposto La confisca divenne definitiva nel 1996.

Tipologia e descrizione

L’abitazione è una villetta monofamiliare elevata a due piani ed è così composta: al piano terra vi è la cucina, due camere, due ripostigli, bagno e locale ad uso centrale termica; al piano 1° vi sono tre camere, bagno e piccolo ripostiglio. La superficie lorda complessiva dell’abitazione è di circa mq 183, mentre i tre box auto sono di 20 mq, 16 mq e 22 mq.
In stato di abbandono dopo 25 anni dalla confisca, il Comune di San Maurizio sta realizzando dalla seconda metà del 2021 i lavori necessari per il recupero.

Riutilizzo

I beni in San Maurizio Canavese sono stati inizialmente destinati nel 2010 al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino per essere utilizzati come alloggi. Nel 2016 i VVF hanno rinunciato all’assegnazione.
In seguito il Comune di San Maurizio Canavese ha manifestato più volte l’interesse ad acquisire il bene.
L’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati (ANBSC), con decreto del 14/5/2021, ha infine trasferito i beni al patrimonio indisponibile del Comune per scopi sociali.
Il Comune ha iniziato i lavori per sgomberare e ripulire cortile e box, che saranno utilizzati subito per accogliere gli automezzi dell’A.V.U.L.S.S., organizzazione di volontariato socio-sanitario.
Per la ristrutturazione degli interni sono stati stanziati dei fondi nel Documento Unico di Programmazione 2022.
L’intenzione è che il bene diventi sede delle associazioni della città: AVIS al piano terra, ADMO e AIDO al primo piano, permettendo così anche di liberare altri spazi per l’ampliamento della sede della polizia municipale.